Dicono che ascoltare lo sciabordio delle onde sulla
battigia sia il metodo più efficace per scaricare lo stress di un anno
scolastico particolarmente impegnativo. Sarà per questo che da tanti anni dal primo luglio prendo una casetta in
affitto a Putzu Idu. Le lunghe
passeggiate tra la Salina manna e le falesie di Su Tingiosu, il silenzio del
faro di Capu Mannu e i voli di fenicotteri all’ora del tramonto sono ideali per
‘recuperare l’equilibrio psico-fisico’ indispensabile per affrontare un nuovo anno scolastico in compagnia di una sessantina di
ragazzi in piena crisi preadolescenziale e adolescenziale. Anche Sandro, Linda e il gruppo di colleghi pisani, la preside
Lia, il maestro di pianoforte Delvecchio, la scrittrice austriaca Susanne, anche lei affetta dal mal di Sardegna, sbarcheranno il primo luglio a Putzu Idu. E ci
sarà anche Stefano Benni, che dai
pescatori di Su Pallosu ha appreso quelle colorite espressioni in sardo che
troviamo nei suoi racconti e se lo incontri al bar di Lepori pensi che sia
anche lui un pescatore. Io però quest’anno il primo luglio mancherò
all’appuntamento. Mi dispiace, perché il
primo si farà la conta di chi c’è e chi
non c’è, si parlerà del governo Renzi (gli amici pisani votano tutti Pd) e
della riforma della scuola.
Dirigente, ho fatto
questa lunga premessa per dirLe che essere presente a scuola l’1 e il 2 luglio
per la consegna del documento di valutazione della classe Terza A, mi crea
qualche difficoltà. Alla mia richiesta
di ferie ha risposto che ‘sono subordinate alla concessione delle stesse da
parte del dirigente scolastico’. So che il datore di lavoro non è tenuto a
negoziare il periodo di ferie con il lavoratore, e che il dirigente tra i tanti
poteri dispone anche di quello di concedere le ferie, ma è pur vero che deve
essere fatta una valutazione tra le esigenze dell’azienda e gli interessi dei
lavoratori. Ho usato il termine azienda al posto di scuola, per dimostrarLe che
anche io sto cominciando ad entrare nell’era della riforma della Buona scuola. Raccontano
che l’anno scorso nei confronti di un collega sia stato avviato un procedimento
disciplinare per non aver partecipato alla consegna delle schede. Collega
incauto. Se venisse approvata la riforma potrebbe fare la fine dell’empio servo
di La vergine cuccia di Parini
L’empio servo tremò; con
gli occhi al suolo
udì la sua condanna. A
lui non valse
merito quadrilustre; a
lui non valse
zelo d’arcani uficj: in
van per lui
fu pregato e promesso;
ei nudo andonne
dell’assisa spogliato
ond’era un giorno
venerabile al vulgo. In
van novello
Signor sperò; ché le
pietose dame
inorridìro, e del
misfatto atroce
odiàr l’autore. Il
misero si giacque
con la squallida prole,
e con la nuda
consorte a lato su la
via spargendo
al passeggiere inutile
lamento:
e tu vergine cuccia,
idol placato
da le vittime umane,
isti superba.
Nessun commento:
Posta un commento