sabato 21 giugno 2014

Riflessioni di una maestra a fine anno scolastico

“Non sono stata capace di dire no. No ai voti. Alla separazione dei bambini in base a quello che riescono a fare. A chiudere i bambini in un numero. Ad insegnare loro una matematica dell’essere, secondo la quale più il voto è alto più un bambino vale.

Il voto corrompe. Il voto divide. Il voto classifica. Il voto separa. Il voto è il più subdolo disintegratore di una comunità. Il voto cancella le storie, il cammino, lo sforzo e l’impegno del fare insieme. Il voto è brutale, premia e punisce, esalta ed umilia. Il voto sbaglia, nel momento che sancisce, inciampa nel variabile umano. Il voto dimentica da dove si viene. Il voto non è il volto.
 

I voti fanno star male chi li mette e chi li riceve. Creano ansia, confronti, successi e fallimenti. I voti distruggono il piacere di scoprire e di imparare, ognuno con i propri tempi facendo quel che può. I voti disturbano la crescita, l’autostima e la considerazione degli altri. I voti mietono vittime e creano presunzioni. I voti non si danno ai bambini. In particolare a quelli che non ce la fanno.
La maestra lo sa bene, perciò è colpevole. Per non aver fatto obiezione di coscienza.”

domenica 15 giugno 2014

I giardini dei frutti dimenticati


Dal 1900 ad oggi il 75% della biodiversità delle piante coltivate nel mondo si è persa a causa dell’abbandono dell’agricoltura contadina a favore di quella industriale che ha selezionato solo le specie per colture intensive. L’inquinamento del suolo, la penuria di acqua,  la sterilità dei terreni e i mutamenti climatici stanno imponendo la ricerca di varietà nuove che sappiano adattarsi ad ambienti colturali diventati più difficili. Già oggi poche multinazionali hanno in mano l’80% dei semi che rivendono con ampi profitti ai coltivatori. L’alimentazione del 90% della popolazione mondiale dipende da poche specie di riso, grano e granturco.

Una crisi dovuta a carestia o ad una combinazione di malattie delle piante e saremmo tutti alla fame. È in atto una privatizzazione delle fonti della nostra esistenza, nonostante la Convezione di Rio del 1992 e le direttive della Ue. La Sardegna è una delle regioni d’Europa più ricche di varietà, ma  non siamo capaci di riconoscere e valorizzare la grande ricchezza che abbiamo sotto gli occhi e sotto i nostri piedi. Il non vedere le cose nostre, il nostro paesaggio, la nostra cultura e la nostra lingua è purtroppo una costante del nostro agire. In Sardegna non c’è nulla, siamo soliti dire. Un continuo disconoscimento di tutto quello che è Sardegna, che si traduce nella costante negazione di noi stessi e della nostra identità di sardi.
  
Quando lo sguardo straniero dà loro valore, restiamo sorpresi. Abbiamo bisogno di conferme e le accettiamo solo da chi viene dall’altra parte del mare. Per il suo essere istrangiu, l’ospite o il visitatore assumono caratteristiche superiori. Loro sanno, mentre noi no e dal loro giudizio dipendiamo. Possiamo continuare così? Certo che no. Altre regioni italiane con maggior consapevolezza di sé, hanno agito differentemente. Hanno promulgato leggi severe, le comunità locali sono state dichiarate le proprietarie della biodiversità che in questo modo diventa patrimonio collettivo indisponibile. Sono stati istituiti gli agricoltori custodi che possono scambiarsi legalmente semi e piante antiche. I giardini dei frutti dimenticati si diffondono nelle città in modo che si accresca la conoscenza di un patrimonio collettivo, vengano sensibilizzate le nuove generazioni. 

Salvare la biodiversità è investire sul nostro futuro, creare appartenenza e identità. Noi invece siamo luogo aperto a chiunque voglia impadronirsene e magari rivenderci i derivati a caro prezzo. (Tratto da L’ultimo furto dei nostri beni comuni di Nicolò Migheli)

mercoledì 11 giugno 2014

Giorni terribili per le tasche dei cittadini - Tasi, Tari, Imu , Modello 730,

Giorni terribili per le tasche dei cittadini . Non c'è solo la Tasi. C'è anche l'Imu sulle seconde case. Poi la Tari. E sempre entro il 16 giugno il contribuente deve consegnare il modello 730 relativo al 2013 e il 730-1.
TASI - E' il tributo per i servizi indivisibili. Quali? L'illuminazione pubblica e la manutenzione stradale. l'ufficio tecnico e l'arredo urbano. Deve essere è pagata anche da chi è in affitto. La prima rata della Tasi va pagata entro il 16 giugno 2014 ma solo nei Comuni che hanno deliberato entro il 23 maggio. Nei comuni che non hanno deliberato, ma lo faranno entro il 10 settembre 2014, la prima rata andrà pagata il 16 ottobre 2014. La Tasi 2014, invece, va pagata in un'unica soluzione entro il 16 dicembre 2014 se il Comune non ha adottato la delibera entro il 10 settembre 2014. Tra i comuni c’è anche chi è riuscito a cancellare la Tasi, deliberato entro il 23 Maggio azzerando l'aliquota (è il caso, per esempio, di Elmas o Codrongianos). La Legge di Stabilità dello scorso dicembre, stabilisce infatti che "l’aliquota di base della Tasi è pari all’1 per mille. Il comune, con deliberazione del consiglio comunale, può ridurre l’aliquota fino all’azzeramento". Sono 110 invece, i centri in Sardegna in cui si pagherà la prima rata della tassa sui servizi indivisibili entro il 16 giugno.

PROVINCIA CAGLIARI - Armungia, Barrali, Cagliari, Capoterra, Donori, Elmas, Escalaplano, Gesico, Guamaggiore, Guasila, Isili, Mandas, Nuragus, Nurri, Orroli, Pimentel, Pula, Samatzai, San Basilio, San Nicolò Gerrei, Sant'Andrea Frius, Selargius, Serdiana, Sestu, Silius, Siurgus Donigala, Soleminis, Villa San Pietro, Villasalto, Villasimius, Villaspeciosa.

PROVINCIA CARBONIA-IGLESIAS - Calasetta, Carbonia, Giba, Iglesias, Masainas, Perdaxius, Piscinas.

PROVINCIA NUORO - Birori, Desulo, Fonni, Galtellì, Meana Sardo, Noragugume, Ollolai, Ottana, Silanus, Tonara.

PROVINCIA OGLIASTRA - Arzana, Cardedu, Gairo, Seui, Tortolì.

PROVINCIA ORISTANO - Ales, Allai, Asuni, Baressa, Bidonì, Bosa, Curcuris, Gonnoscodina, Marrubiu, Mogoro, Neoneli, Nughedu Santa Vittoria, Nureci, Palmas Arborea, Pau, Ruinas, Sagama, San Nicolò D'Arcidano, Scano di Montiferro, Sennariolo, Simala, Siris, Tinnura, Uras, Villa Verde, Villaurbana.

PROVINCIA OLBIA-TEMPIO - Arzachena, Bortigiadas, Buddusò, Luras, Olbia, Palau, Trinità D'Agultu.

PROVINCIA SASSARI - Alghero, Anela, Bultei, Esporlatu, Martis, Nule, Ozieri, Padria, Porto Torres, Romana, Sassari, Stintino, Tula, Usini, Valledoria.

PROVINCIA MEDIO CAMPIDANO - Barumini, Genuri, Setzu, Turri, Villanovaforru, Villanovafranca.

TARI - Raccolta e smaltimento dei rifiuti, è il tributo per il servizio di igiene urbana. Il Comune stabilisce le scadenze di pagamento prevedendo almeno due rate a scadenza semestrale e in modo differenziato rispetto alla Tasi. È consentito il pagamento in un’unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno. L’imposta viene calcolata in base ai metri quadri dell'immobile e il numero di occupanti. Anche se non obbligatorio per legge, nella maggioranza dei Comuni la Tari si versa su liquidazione d'ufficio: quindi, il contribuente deve attendere il modello precompilato del Comune.

IMU - Il 16 giugno è anche il termine ultimo per il versamento della prima rata Imu, in acconto, pari al 50%. Pagano tutti gli immobili escluse le abitazioni principali (a meno che non si tratti di case considerate di lusso, per le quali l'Imu è sempre dovuta).Devono pagare anche i proprietari di immobili locati o sfitti, uffici, negozi, laboratori produttivi o terreni agricoli.

domenica 8 giugno 2014

Benigni, i corrotti vadano in galera



"Renzi ha detto vadano a casa, ma devono andare in galera e restituire i soldi". Lo dice, a Napoli, parlando di corruzione Roberto Benigni. "I corrotti sono deboli e vili, gli ultimi tra gli ultimi". Roberto Benigni, perlando del successo elettorale di Renzi, poi scherza: ""Se lo è meritato". In Bulgaria ora parlano di percentuali renziane".

"Renzi ha detto che devono andare a casa, non ha usato un'altra parola. Ma devono andare in galera e restituire ciò che hanno preso", insiste Benigni durante il suo dialogo con Eugenio Scalfari a Napoli per la 'Repubblica delle Idee'. "La giustizia rende liberi e io non auguro il carcere nemmeno al peggior malvivente", sottolinea il premio Oscar. "Ma la corruzione è il gradino più basso. Non sono furbi o intelligenti, perché non è così difficile ingannare il prossimo. Sono volgari e vili". E poi, parlando del canto della Divina Commedia dedicato a Ulisse: "Ci sono momenti in cui decidiamo cosa essere. I corrotti, quando scelgono di prendere dei soldi, decidono per l'eternità di essere dei ladri".

Dell'exploit del Pd alle europee Benigni parla anzitutto durante la parte più ironica del suo intervento, con la battuta sulle 'percentuali renziane' in Bulgaria che strappa applausi alla platea del teatro San Carlo, dove si svolge il dialogo con Eugenio Scalfari nell'ambito della 'Repubblica delle Idee'. "Quasi il 41% al Pd? Ma non sono arrivati a tanto nemmeno alle loro primarie... in Europa c'è l'ondata di destra e qui vince il Pd, siamo il Paese del miracolo perpetuo", dice il premio Oscar. Poi Eugenio Scalfari ribadisce la sua opinione a proposito di Renzi ("Non mi piace ma bisognava votarlo") e definisce "miracoloso" il suo risultato di due settimane fa. Benigni si inserisce quasi sottovoce nel discorso del fondatore di Repubblica, e commenta al microfono con tono serio: "Se lo è meritato".

Italia dei Valori, passa la linea di apertura al Pd

ROMA – Nell’Esecutivo nazionale dell’Italia dei Valori la linea del Segretario Nazionale, Ignazio Messina, passa con il 90% dei voti. Una linea di apertura al Pd per la costruzione "di una grande area democratica". Ma Antonio Di Pietro si dimette da presidente del partito: "Non per polemica verso la linea politica - precisa - ma per rispetto verso gli elettori dopo la sconfitta elettorale delle europee. Non abbandono il partito, anzi ci resto come prima e più di prima".

Le ultime elezioni europee hanno rappresentato qualcosa di singolare e nuovo cambiando lo scenario della politica italiana. Il nostro risultato è stato sicuramente al di sotto delle aspettative, tuttavia, con esso, abbiamo sancito un punto di partenza su cui la nuova Italia dei Valori deve lavorare per rilanciare l'azione politica. L’Italia dei Valori riparte dai suoi militanti, dall’entusiasmo dei suoi giovani, delle donne e degli uomini che credono in una politica pulita dalla parte del cittadino. Riparte dai temi che da sempre hanno contraddistinto la sua azione politica in questi anni, ed in particolare legalità, lotta alla corruzione e all'evasione, riforma della giustizia, lavoro, piccole e medie imprese ed equità sociale e riforme istituzionali a partire dall'abolizione del senato per un sistema monocamerale

giovedì 5 giugno 2014

Igea, una mensilità arretrata e un'ipotesi di rilancio

La proposta è il frutto del lavoro di una task force attivata dall'assessore Piras che ha messo a punto i complessi percorsi per arrivare al pagamento di almeno una mensilità e ha messo a punto il percorso che dovrebbe portare nel prossimo futuro a garantire un rapporto definito tra la Regione e la sua società in house.
CAGLIARI, 5 GIUGNO 2014

Il pagamento di una mensilità arretrata entro lunedì 16 giugno e una delibera, da portare in Giunta mercoledì 11, che imposti una convenzione quadro tra Regione e Igea per dare continuità e regolarità all'attività dell'azienda e al lavoro e ai salari dei dipendenti. Sono le due proposte che ieri, dopo una lunga riunione, l'assessore all'Industria Maria Grazia Piras ha portato al tavolo della vertenza Igea con i sindacati. 

I rappresentanti dei lavoratori hanno dato una prima valutazione sostanzialmente positiva della proposta riservandosi di sottoporla al giudizio dei lavoratori. La proposta è il frutto del lavoro di una task force attivata dall'assessore Piras che ha messo a punto i complessi percorsi per arrivare al pagamento di almeno una mensilità e ha messo a punto il percorso che dovrebbe portare nel prossimo futuro a garantire un rapporto definito tra la Regione e la sua società in house.

Igea detiene le concessioni di tutte le miniere ormai inattive dell’isola e ne garantisce la custodia e il mantenimento in sicurezza insieme ad altre attività specifiche di bonifica e risanamento. Ora la task forse lavorerà per garantire il rispetto degli impegni in tempi brevi in modo da permettere il pagamento delle altre due mensilità arretrate e l'avvio di un processo di rilancio dell'azienda, ora in liquidazione, che garantisca un futuro anche si suoi dipendenti.

lunedì 2 giugno 2014

700 mila euro per le tribune delle Autorità. Va bene festeggiare la Repubblica, ma per favore eliminate gli sprechi

Oggi due giugno si celebra la festa della Repubblica. Come ogni anno a Roma c’è stata la parata militare costata due milioni di euro, 400 mila in più rispetto all’anno scorso. 700 mila euro sono stati spesi per allestire le tribune per le autorità. L’appalto è stato bandito dal Ministero della difesa e per quell’allestimento non c’è austerità che tenga. Sembra che montare la tribuna sia opera lunga e complessa, visto che l’appalto prevede per quei lavori ben 20 giorni di tempo. Chissà come è stata presa una spesa del genere dai tanti uomini in divisa che hanno davanti alla costosa tribuna. I militari attendono da tempo che i loro stipendi vengano rivisti e la truppa va avanti con circa 1.300 euro al mese. Le forze di polizia, costrette a fare i conti con lo stesso stipendio e con il contratto sempre bloccato, spesso non hanno denaro neppure per mettere gasolio alle volanti con cui devono controllare il territorio.

Non voglio fare sterili polemiche su questa giornata che rappresenta l’unità nazionale, ma credo che le istituzioni dovrebbero essere più vicine al ‘sentire comune’ dei cittadini e che chi ci governa dovrebbe per primo fare i tagli che vengono chiesti a tutti. Spendere due milioni di euro per una parata militare mi sembra un’esagerazione, quando padri di famiglia hanno perso il lavoro e sono disperati. Cito, per restare vicino a noi, gli operai dell’Alcoa, della Keller, dell’Igea e delle tante situazioni di crisi della Sardegna.  La festa della Repubblica va festeggiata, ma credo lo si possa fare in modo più sobrio e senza sperperare i soldi pubblici.