Cancellati in Sardegna i vincoli del Patto di stabilità. A partire dal prossimo anno la Regione potrà utilizzare tutti i 6,5 miliardi inseriti nella manovra finanziaria.
“Il risultato importante dell’incontro di oggi –ha dichiarato il Presidente Pigliaru– è l’impegno che il Governo ha preso nei confronti della Regione Sardegna di cancellare definitivamente, a partire dal 2015, l’assurdo vincolo del patto di stabilità che ha sinora impedito di utilizzare tutte le nostre entrate”.
Oggi per via del patto di stabilità la Sardegna può investire solo 2,4 miliardi di euro a fronte di un bilancio da 6,5 miliardi. Per questo ad aprile la nuova Giunta ha aperto subito la trattativa con Roma. Con l’accordo di oggi dal 2015, invece, cadono i vincoli e non si pone più il problema del quanto si può utilizzare. Il presidente della Regione è raggiante: ”Dal 2015, tutte le nostre entrate potranno essere totalmente usate per finanziare le politiche di sviluppo dei nostri territori. Finalmente abbiamo piena responsabilità nella gestione efficiente delle nostre risorse e ci incentiva a utilizzarle con la massima attenzione”.
L’Isola è la prima regione italiana cui il governo Renzi concede la deroga sul patto di stabilità eliminandoli totalmente. Lo stesso metodo pare che verrà applicato anche alle altre regionali a statuto speciale. “Da parte nostra – ribadisce l’assessore Paci – sarà massimo l’impegno per spendere al meglio tutti i soldi che abbiamo a disposizione”. “Dovendo rispettare il pareggio di bilancio senza subire altri vincoli –continua l’assessore-smetteremo di creare una enorme quantità di residui, ossia di promesse che poi non è possibile mantenere.
Allo stesso tempo, attraverso gli accantonamenti previsti dalle manovre nazionali di risanamento finanziario, anche la Sardegna contribuirà alla riduzione del debito pubblico. Il nuovo sistema ci obbliga a essere virtuosi e efficienti, perché le risorse che saremo in grado di risparmiare dagli sprechi, le potremo utilizzare liberamente per attuare le nostre politiche di crescita. La Giunta regionale ha dimostrato di essere credibile e di operare in una logica di leale collaborazione con lo Stato. È in questa ritrovata unità di intenti che è stato possibile definire un accordo che rafforza la nostra sovranità”.
Oggi per via del patto di stabilità la Sardegna può investire solo 2,4 miliardi di euro a fronte di un bilancio da 6,5 miliardi. Per questo ad aprile la nuova Giunta ha aperto subito la trattativa con Roma. Con l’accordo di oggi dal 2015, invece, cadono i vincoli e non si pone più il problema del quanto si può utilizzare. Il presidente della Regione è raggiante: ”Dal 2015, tutte le nostre entrate potranno essere totalmente usate per finanziare le politiche di sviluppo dei nostri territori. Finalmente abbiamo piena responsabilità nella gestione efficiente delle nostre risorse e ci incentiva a utilizzarle con la massima attenzione”.
L’Isola è la prima regione italiana cui il governo Renzi concede la deroga sul patto di stabilità eliminandoli totalmente. Lo stesso metodo pare che verrà applicato anche alle altre regionali a statuto speciale. “Da parte nostra – ribadisce l’assessore Paci – sarà massimo l’impegno per spendere al meglio tutti i soldi che abbiamo a disposizione”. “Dovendo rispettare il pareggio di bilancio senza subire altri vincoli –continua l’assessore-smetteremo di creare una enorme quantità di residui, ossia di promesse che poi non è possibile mantenere.
Allo stesso tempo, attraverso gli accantonamenti previsti dalle manovre nazionali di risanamento finanziario, anche la Sardegna contribuirà alla riduzione del debito pubblico. Il nuovo sistema ci obbliga a essere virtuosi e efficienti, perché le risorse che saremo in grado di risparmiare dagli sprechi, le potremo utilizzare liberamente per attuare le nostre politiche di crescita. La Giunta regionale ha dimostrato di essere credibile e di operare in una logica di leale collaborazione con lo Stato. È in questa ritrovata unità di intenti che è stato possibile definire un accordo che rafforza la nostra sovranità”.
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