lunedì 8 giugno 2015

Lo scrittore Angelo Mascia presenta il suo nuovo libro: i Sardi del X secolo a. C. avevano una potente civiltà urbana.

       

C’era la folla delle grandi occasioni al cineteatro di Sardara e alla festa per la pubblicazione del nuovo libro di Angelo Mascia L’ISOLA DALLE VENE D’ARGENTO. I numerosi interventi, tra i quali quelli di Giuseppe Marras e di Lauro Onnis, hanno sostenuto la tesi dello scrittore secondo il quale le presunte dominazioni dei Fenici e dei Cartaginesi sono frutto della storiografia antiquata dei baroni dell’archeologia. I giganti di Monti Prama, nascosti per 30 anni negli oscuri magazzini del museo di Cagliari, cambiano la storia della Sardegna e del Mediterraneo. A Monti Prama c’era   una città, una città sarda come  Nora, Bithia, Karalis, Tharros,  Bosa, Sulky  che esistevano ben prima che in Sardegna sbarcassero i Fenici con le loro mercanzie. I Sardi non erano eternamente dominati o isolati, ma avevano una grande e potente civiltà urbana che basava la sua ricchezza sull’ argento delle sue miniere, su di un’agricoltura che utilizzava tecniche agricole molto avanzate e sui commerci. Queste attività producevano un surplus di ricchezza  che consentiva la costruzione di un’impressionante rete di nuraghi in tutto il territorio dell’isola e che presupponevaun’articolata organizzazione statuale e  sociale. La mitologia della Sardegna immobile e isolata crolla come un castello di sabbia. I Sardi del X secolo a.C. avevano una civiltà urbana e conoscevano la scrittura. Anche le cariatidi del mondo accademico e archeologico devono prendere atto di quanto scrittori coraggiosi come Angelo Mascia vanno ripetendo da tempo. 

Prossima presentazione dell’ISOLA DALLE VENE D’ARGENTO  a Sant’Antioco, l’antica Sulky.


Nessun commento:

Posta un commento